Il dispositivo Relux della linea Photonlife rappresenta in estetica uno strumento di Fotoinduzione Biologica Modulata. Si tratta di un trattamento fotodinamico ad uso domiciliare, grazie ad un manipolo che agisce attraverso una combinazione di 30 LED (Light Emitting Diode) che convertono il potenziale elettrico in fotoni di luce con una specifica lunghezza d’onda (905nm +\-30nm).

Proprietà del dispositivo Relux

Per poterne comprendere meglio le proprietà, bisogna chiarire che la capacità della luce ad infrarossi di penetrare in profondità nei tessuti cutanei è sicuramente una caratteristica molto importante, ma non assolutamente sufficiente, come afferma la prima legge della fotochimica “Light must be absorbed before photochemistry can occur”, secondo la quale è molto più importante che la luce, oltre ad arrivare in profondità, sia in grado di interagire e di essere assorbita dai tessuti biologici.

Tutte le lunghezze d’onda all’interno della “finestra terapeutica” (600nm-1100nm) consentono di interagire con le attività metaboliche dei tessuti innescando i processi di fotobiomodulazione; ma ad un determinato valore di lunghezza d’onda (905nm +\-30nm, luce emessa dal Relux), la radiazione è decisamente più performante perché raggiunge direttamente le cellule del tessuto biologico risentendo in maniera trascurabile dell’assorbimento dato dall’acqua, dall’ emoglobina e dalla melanina.

Come avviene la fotobiomodulazione

È stato scientificamente provato (come riportato da numerosi articoli di settore : “Re-evaluetion of the near infrared spectra of mitochondrial cytocrome e oxidase: Implications for non ivasive in vivo monitoring of tissues” (G:Masons,P.Nicholls, E. Cooper – 2014) e “Multiple Roles of Cytochrome c Oxidase in Mammalian Cells Under Action of Red and IR_A Radiation” (T:Karu – 2010) che il principale cromoforo cellulare della fotobiomodulazione è la Citocromo C Ossidasi, un enzima presente all’interno di organelli cellulari chiamati mitocondri, responsabili della produzione di energia necessaria alla cellula per esplicare le sue funzioni.

L’interazione tra la radiazione emessa dal dispositivo e il tessuto target ha luogo esattamente sulle suddetti componenti enzimatiche che, stimolate dalla fonte luminosa, innescano una reazione fotochimica: i mitocondri ottimizzano il loro funzionamento, regolando il trasporto degli elettroni durante il processo di riduzione dell’ossigeno e variando il ph che influenzerà la fosforilazione di ADP in ATP con conseguente incremento della produzione di energia a livello cellulare.

A differenza delle creme o di altre soluzioni a uso topico, il Relux, quindi, funziona dall’interno verso l’esterno, in quanto l’onda luminosa emessa dal dispositivo, una volta assorbita dalla pelle, stimola direttamente le cellule cutanee, generando, di conseguenza, una serie di effetti biologici e biofisici con ottimizzazione delle funzioni cellulari che risulteranno significativamente più efficienti.

Effetti benefici del Relux

L’utilizzo del dispositivo in maniera costante e continuativa, per un minimo di 30 giorni, con una frequenza di 2-3 volte a settimana favorisce un maggiore nutrimento delle cellule cutanee e un aumento considerevole dell’espressione delle fibre proteiche di collagene ed elastina nello strato dermico con una riduzione significativa delle rughe e delle linee sottili e un aumento della turgidità e dell’elasticità cutanea. Se adoperato sugli inestetismi della pelle seborroica, il Relux è in grado di restringere ed affinare i pori, ridurre la secrezione sebacea e le infiammazioni associate alle impurità, rendendo l’incarnato più uniforme, asciutto e compatto.

La fotobiomodulazione indotta, inoltre, risulta ideale prima dell’applicazione di cosmetici specifici in quanto l’energia luminosa emessa da tale dispositivo agisce sull’endotelio vascolare, favorendo la microcircolazione del tessuto cutaneo con conseguente miglioramento dell’assorbimento cutaneo degli ingredienti attivi.

Il trattamento, atermico, indolore e non invasivo, non crea alcuna ablazione della superficie cutanea o danneggiamento delle cellule del tessuto target e non presenta nessuna limitazione legata al fototipo o alla stagionalità. Non vengono segnalate controindicazioni o effetti collaterali.

Dott.ssa Dora Votino